Agevolazioni fiscali (cedolare secca al 10% e IMU ridotta del 25%) per i contratti concordati
Per poter usufruire della cedolare secca al 10% e della riduzione del 25% dell’IMU e della TASI prevista per gli immobili locati a canone concordato di cui all’art. 2, comma 3, della legge 431/1998, è ora necessaria l’attestazione di conformità del contenuto del contratto all’accordo territoriale sottoscritto; questa attestazione deve essere fornita da parte di almeno una organizzazione firmataria dell’accordo. Sono queste le indicazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella risposta del 6 febbraio 2018 a un’associazione di proprietari immobiliari, con riferimento all’art. 1, comma 8, del decreto interministeriale 16 gennaio 2017.
Detrazioni fiscali per contratti d'affitto
Forse non è noto a tutti che esistono alcune agevolazioni fiscali grazie alle quali è possibile detrarre dall'importo IRPEF dovuto una parte delle spese sostenute per il pagamento dei canoni di locazione.
Il primo requisito richiesto è pero che tale canone di affitto riguardi l'abitazione principale del contribuente, quella cioè nella quale risiede abitualmente.
Ci sono in realtà diverse detrazioni, le cui aliquote e i requisiti per accedervi variano a seconda dei destinatari.
Esse possono infatti riguardare:
• inquilini a basso reddito;
• dipendenti trasferiti per motivi di lavoro;
• giovani entro una determinata soglia d'età;
• studenti fuori sede.
Esistono comunque dei limiti per poter usufruire delle detrazioni in seguito descritte.
Se il contratto d'affitto è intestato a più persone, ciascuna può usufruirne nella percentuale che gli spetta, ma esse vanno ripartite e non sono tra loro cumulabili.
Il contribuente ha però il diritto di scegliere tra le opzioni possibili quella a lui più favorevole.
Nel caso in cui la detrazione fosse superiore all'imposta dovuta, la parte in più può essere portata in compensazione per il pagamento dell'IRPEF dell'anno successivo oppure richiesta a rimborso.
Detrazioni fiscali per contratti d'affitto di contribuenti a basso reddito
I titolari di un contratto d'affitto per un immobile di tipo residenziale, stipulato in ottemperanza alla legge n. 431/98, possono usufruire di una detrazione IRPEF in misura variabile a seconda del reddito percepito.
In particolare, per i redditi fino a 15.493,71 euro lo sconto ammonta a 300 euro, mentre per i redditi superiori a tale soglia, e comunque al di sotto di 30.987,41 euro, scende a 150 euro.
Per redditi superiori a tale soglia non è prevista alcuna detrazione.
Nel caso in cui, invece, si tratti di un contratto di locazione stipulato o rinnovato a canone concordato, le quote di detrazione salgono rispettivamente a 495,80 euro e 247,90 euro a seconda delle soglie di reddito indicate.
Ricordiamo che il contratto di locazione a canone concordato, detto anche a canone calmierato, è quello il cui importo rientra all'interno di una fascia di minimo e massimo, fissati in base ad accordi stabiliti in sede locale tra le Associazioni dei Proprietari e degli Inquilini.
Non sono invece soggetti ad alcuna detrazione i contratti stipulati tra enti pubblici e privati. Ad esempio, gli inquilini di Case Popolari non possono usufruire di questa agevolazione (almeno fino adesso: sembra che ci sia invece la possibilità ma stiamo aspettando comunicazioni ufficiali)
Tuttavia per il triennio 2014-2016, gli inquilini di alloggi sociali hanno diritto alle seguenti detrazioni complessive:
• 900 euro per redditi non superiori a 15.493,71 euro;
• 450 euro per redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
Detrazioni fiscali per contratti d'affitto di dipendenti trasferiti per motivi di lavoro
Ulteriori aliquote di detrazione sono previste per i lavoratori dipendenti trasferiti per motivi di lavoro.
L'agevolazione non spetta, però, per i redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, come ad esempio le borse di studio.
Per godere del beneficio è necessario che la residenza sia stata trasferita nel comune di lavoro, o in un comune limitrofo, nei tre anni precedenti la richiesta di detrazione. Il nuovo comune di residenza deve comunque trovarsi in una regione diversa da quella di provenienza e a non meno di 100 km di distanza da questo.
Lo sconto ammonta a 991, 60 euro per i redditi fino a 15.493,71 euro e a 495,80 euro per i redditi superiori, ma comunque inferiori a 30.987,41 euro.
Detrazioni fiscali per contratti d'affitto di giovani
I giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni, titolari di un contratto di locazione stipulato ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, di riforma delle locazioni, che abbiano un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 euro, hanno diritto per i primi tre anni ad una detrazione pari a 991,60 euro.
Il requisito dell'età richiesta, quello principale per poter accedere all'agevolazione, è sufficiente che sia rispettato anche solo per una parte del periodo d'imposta per il quale si intende richiedere le detrazioni.
È necessario però che l'immobile sia diverso dall'abitazione principale dei genitori e che il contratto non sia stato stipulato prima del 2007.
Detrazioni fiscali per contratti d'affitto di studenti fuori sede
Un'ulteriore riduzione è prevista per i contratti stipulati a studenti iscritti al corso di laurea di un'università ubicata in un comune diverso da quello di residenza. Il comune deve essere lo stesso dell'università, o un comune limitrofo, sito ad almeno 100 km di distanza da quello di provenienza e comunque in una Provincia diversa.
Questi contratti sono detraibili nella percentuale del 19%, su un importo non superiore a 2.633 euro e quindi in misura non superiore a 500 euro.
La detrazione è valida anche se il contratto è intestato al genitore che sostiene la spesa.
L'importo massimo rimane lo stesso anche nel caso in cui un genitore debba sostenere la spesa per più figli.
Presso gli uffici della FEDER.CASA (vedi la struttura) troverete l'assistenza necessaria alla compilazione ed all'invio del modello 730 per usufruire dele detrazioni sopra riportate.