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Accordi territoriali Provincia di Roma

 7 ottobre 2024

La FEDER.CASA, unitamente alle altre OO.SS. degli inquilini e le Associazioni dei proprietari, ha sottoscritto gli Accordi territoriali per i canoni concordati per i seguenti comuni della Provincia di Roma: 

Albano Laziale;

Anguillara Sabazia;

Anzio;

Ardea;

Ariccia;

Artena;

Bracciano;

Campagnano di Roma;

Castel Gandolfo;

Cerveteri;

Ciampino;

Civitavecchia;

Colleferro;

Colonna;

Fiumicino;

Formello;

Frascati;

Gallicano del Lazio;

Genzano;

Grottaferrata;

Guidonia Montecelio;

Ladispoli;

Lariano;

Marcellina;

Marino;

Mentana;

Monte Porzio Catone;

Montecompatri;

Monterotondo;

Nettuno;

Palestrina;

Palombara Sabina;

Poli;

Pomezia;

Riano;

Rocca di Papa;

Rocca Priora;

Sacrofano;

San Cesareo;

Santa Marinella;

Tivoli;

Valmontone;

Velletri.

Per l'assistenza alla stipula o all'attestazione dei contratti di locazione a canone concordato per i comuni in questione potete rivolgervi alle nostre sedi.

 

occupazione abusiva - ecco la norma "anti-Salis"

Il nuovo reato di occupazione abusiva delle case - ecco la norma "anti-Salis"

Aula della Camera ha approvato l'articolo 10 del disegno di legge "sicurezza" nel testo proposto dal governo che introduce nell'ordinamento il nuovo reato di "occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altrui". Viene introdotto nel codice penale l'articolo 634-bis: carcere da due a sette anni per chi commette il reato.

Il nuovo articolo così recita: "Chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente" è punito con la reclusione da due a sette anni. Una norma che di fatto estende il reato alle associazioni che impediscono il rientro dei legittimi proprietari nelle case.

Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l'immobile occupato". Si procede d'ufficio "se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità".

Fino ad oggi la legge prevedeva almeno tre diverse fattispecie di reato per procedere contro l'occupante: l'invasione di terreni o edifici, la turbativa violenta del possesso di cose immobili, la violazione di domicilio. Alle quali è da aggiungere, in presenza degli specifici presupposti, anche il reato di invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l'incolumità pubblica. Tuttavia la prassi da seguire era tutt'altro che rapida e spesso le occupazioni si potevano protrarre a lungo a discapito dei proprietari.

La nuova legge recepisce le richieste di associazioni e proprietari che chiedevano maggiori tutele. Con l'articolo 10 della nuova legge introduce anche l'articolo 321-bis del Codice Penale, ovvero la "reintegrazione nel possesso dell'immobile".

Su richiesta del pubblico ministero il giudice competente dispone la reintegrazione nel possesso dell'immobile: nei casi in cui l'immobile occupato sia l'unica abitazione effettiva del denunciante, gli ufficiali di polizia giudiziaria che ricevono denuncia possono ordinare all'occupante l'immediato rilascio dell'immobile e - in caso di diniego - gli ufficiali di polizia giudiziaria possono irrompere all'interno dell'abitazione riconsegnando le chiavi al legittimo proprietario. " La reintegrazione nel possesso perde efficacia se il giudice non emette l'ordinanza di convalida entro dieci giorni" si legge nel disegno di legge approvato in prima lettura dalla Camera.

Accordo Studenti canone concordato

Sempre in data 27 luglio 2023 è stato depositato anche l'Accordo per i canoni concordati ai studenti fuori sede, con numero di protocollo RA\2023\0044852.

In allegato la copia

Inquilini a gravissimo rischio morosità

Denuncia e proposte del coordinamento unitario dei sindacati inquilini
Comunicato stampa - 21 Ottobre 2022
Venerdì 14 ottobre 2022 si è costituito il coordinamento romano dei sindacati inquilini (Sunia, Sicet, Uniat aps, Unione inquilini, Feder.casa, Sai Cisal). Se pur nelle differenze tra le organizzazioni, sono comuni le valutazioni sulla difficoltà delle famiglie, nell’abitare nella città di Roma. Questo coordinamento ha il compito di affrontare il tema delle tante difficoltà abitative a partire dalla comune volontà di fare una verifica sull’accordo per il canale concordato del febbraio 2019 e giunto alla scadenza, con la volontà di predisporre riflessioni e giudizi su quanto è accaduto in questi tre anni, da sottoporre a breve, sia alle controparti della piccola proprietà a Roma, sia all’Amministrazione Comunale stessa.
Da settimane nelle sedi delle scriventi organizzazioni dell’inquilinato si moltiplicano le richieste di aiuto da parte di molti nuclei famigliari che faticano a pagare affitto, bollette energetiche e spese condominiali. D’altronde i dati economici nazionali di forte impoverimento dei cittadini sono noti. Riguardo i costi dell’abitare, il fenomeno coinvolge oggi anche i nuclei famigliari che risiedono in alloggi di edilizia popolare o residenziale, con redditi modesti e in immobili edificati da diversi decenni, con impianti e tecnologie costruttive fortemente energivore. Parliamo di spese condominiali che, a volte, superano abbondantemente i canoni di affitto.
Da questo quadro emerge un pericolo evidente: è necessario assumere misure urgenti per evitare una crescita esponenziale di morosità, portatrice di conflitti difficilmente sanabili.
Ci corre l’obbligo di evidenziare come, attualmente, un piccolo ma significativo aiuto venga dall’impossibilità di applicare l’aumento ISTAT ai contratti a canone concordato in regime di cedolare secca. Riteniamo quindi indispensabile non solo dare stabilità a questo strumento, ma incentivarne l’utilizzo facendolo diventare una priorità per le istituzioni.
Come primo strumento riteniamo che si debbano individuare dei tavoli di confronto territoriali in grado di coinvolgere istituzioni, ATER, rappresentanti degli inquilini e delle proprietà private e pubbliche, associazioni dei consumatori, amministratori di condominio e aziende fornitrici, per costruire una risposta adeguata in ragione dei redditi delle famiglie.
Vanno poi individuate le risorse necessarie per ridurre sensibilmente l’impatto dei costi energetici, chiamando le aziende fornitrici a non procedere comunque all’interruzione del servizio, favorendo fasce di reddito in sofferenza con bonus di riduzione delle bollette e pagamento dilazionato almeno fino alla prossima primavera.
Contemporaneamente vanno individuati fondi territoriali, regionali e nazionali (a partire da criteri nazionali omogenei) da indirizzare ai Comuni per una loro rapida gestione.

Municipio V Convegno sull'ERP

Si è tenuto il 28 settembre presso il Municipio V di Roma il Convegno intitolato "Edilizia Residenziale Pubblica a Roma quale futuro".

Si tratta del secondo  Convegno, il primo ad agosto al Municipio VI, che come promesso la FEDER.CASA organizzerà anche in altri municipi.

Ampia partecipazione dei cittadini e delle istituzioni.